La vita e la carriera di Maurizio Sarri come esempio mediatico della genesi di un culto.
Questo il focus della lezione organizzata presso la cattedra di Semiotica della Cultura – in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Comunicazione – dell’Università degli Studi di Bologna, con la direzione scientifica della Prof.ssa Anna Maria Lorusso. L’analisi, che sarà illustrata dal nostro responsabile editoriale Michele Bosco, esaminerà il fenomeno del Sarrismo dalla sua origine mediatica alla sua diffusione virale – dallo storytelling della gavetta alla creazione del mito – evidenziando l’importanza dei valori per la nascita della community. In particolare, sarà l’occasione per approfondire:
- gli aspetti che hanno innescato il processo di identificazione e immedesimazione nelle persone;
- i simbolismi che hanno accompagnato il percorso dell’allenatore;
- il ruolo dei media e le narrazioni faziose;
- la produzione di contenuti in rapporto alla polarizzazione;
- i nuovi modelli di comunicazione;
- l’importanza dell’identità per generare fedeltà.

Un cammino che muoverà i suoi passi tra le nuove dinamiche del giornalismo, con la trasformazione digitale, in cui proprio gli evoluti modelli di comunicazione si aprono alla manipolazione dell’informazione come strumento di marketing, nella ‘fabbrica della fede’, in funzione della monetizzazione, illustrando un caso concreto che definisce – raccontando le esperienze di Maurizio Sarri – le moderne linee guida della genesi dell’influenza, dello sviluppo del consenso e della gestione della reputazione. Il rapporto tra il sacro e il profano che lega i tifosi allo sport – con i suoi valori, i suoi luoghi, i suoi simboli, i suoi messaggi e i suoi rituali – diventa per questo l’ecosistema privilegiato per tracciare linee guida ormai comuni a tutte le industrie.
E allora: come, online, nascono correnti di pensiero, filosofie – con riti in alcuni casi assimilabili a quelli religiosi – intorno ai quali gli utenti si riconoscono e si associano in comunità? Quali sono le caratteristiche che accomunano la costruzione culturale delle passioni condivise? Qual è il ruolo dei media in questi ‘processi di mitizzazione’? Come, i brand – di conseguenza –, ‘lavorano’ per sviluppare il senso d’appartenenza per i propri scopi commerciali?
Questi alcuni dei quesiti a cui Michele Bosco – attraverso il caso studio approfondito nel suo primo libro – proverà a dare una risposta, insieme alla Prof.ssa Anna Maria Lorusso, coinvolgendo gli studenti. Seguendo il filo narrativo di una storia che ha appassionato, unito e diviso le persone.
Tra fede e disintermediazione.
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